Alex: il nerd del gruppo. Nato ingegnere, ho come caratteristiche la precisione e la pignoleria che ripongo in qualsiasi cosa faccia. Sbandieratore per i campi di calcio e cinema addicted, mi occupo della pagina del gruppo e della gestione amministrativa. Pur burbero e fastidioso come pochi, cerco di compensare con la disponibilità e la generosità che riesco a dare.
Antonio: Giurista che si destreggia fra placcaggi sul campo e placcaggi nella vita. Tiene avvolti nel mistero obiettivi e ambizioni, fiducioso di raggiungere presto la meta. Arrivato nel gruppo come tecnico luci e suoni, rimane per dimostrare che lui “quel piano lo sapeva organizzare”.
Costanza: Sono stata catapultata dentro Tèt come “tappa buchi” circa tre anni fa, visto che in quel periodo al gruppo mancava un’attrice per l’allestimento di “Amleto -Nel bel mezzo di un inverno infausto”. Loro speravano di liberarsi di me subito dopo quell’avventura…e, invece, sono rimasta attaccata a loro come una cozza! Tra l’altro, per unirmi a Tèt e avere il tempo di coltivare le altre mie passioni (l’arte, la danza, le amicizie e i viaggi), andando avanti con gli studi all’università, ho abbandonato un altro gruppo teatrale di cui facevo parte precedentemente. All’interno di Tèt tutti noi ci improvvisiamo in qualsiasi ambito, spesso però è a me che spetta il compito di trova robe e costumista, oltre alla mia mansione specifica: la svampita.
Francesco. Uno dei due “Senatori di Tét” (come amiamo definirci io e Riccardo), ho la fortuna di far parte di questa avventura sin dal principio. Distratto e sognatore, diplomatico e affabulatore, contrasto volentieri il mio scarso pragmatismo per mettermi a disposizione del gruppo nell’allestimento di scenografie e nel mettermi alla guida delle ammiraglie nelle frequenti trasferte emiliane. Futuro avvocato, tra un calcio e l’altro sul campo da gioco, faccio emergere il vero fuoriclasse che è in me sulle tavole del palcoscenico. Visceralmente innamorato della recitazione e dei Versi. Ho “naso” per gestire le situazioni in compagnia, un naso importante in ogni senso.
Gianluca: L’ultimo arrivato, il “tappa – buchi” per eccellenza. Il mio ruolo consiste fondamentalmente nel sostituire il componente di turno che ha la fortuna di andare in Erasmus….scherzi a parte, entrato nella famiglia Tet l’anno scorso, spero di potervi rimanere….anche quando i nostri studenti-viaggiatori a zonzo per l’Europa faranno tutti ritorno in patria. Se così non dovesse essere, sarò in ogni caso contento di aver partecipato, ricoprendo due ruoli totalmente diversi, alle rappresentazioni di questa spumeggiante ed affiatatissima compagnia.
Giulia: laureata in Lettere e bibliotecaria a tempo pieno, da sempre amante del palcoscenico e della recitazione. Sono entrata in Tét in sostituzione di un’attrice, in un gruppo già formato e affiatato, ma che mi ha accolto a braccia aperte. Una gabbia di matti, tutti attori e un regista lontano. Così la mia determinazione, il mio pragmatismo, la passione per il teatro e per le persone che ho intorno, hanno preso il sopravvento sul solo ruolo di attrice. Gli altri direbbero “è la iena del gruppo”. Io dico: un po’ attrice, un po’ regista, un po’ scenografa, un po’ tecnico, un po’ uomo (e di quest’ultimo in Tét ce n’è bisogno).
Giuliana: una delle fond-attrici di Tèt, quindi se siamo arrivati fin qui gran parte della colpa è anche mia. Sono solare, divertente (come le mie battute incomprese), spesso ansiosa ma molto autoironica, qualità che mi consente di “sopravvivere” in questo gruppo di cui sono uno dei bersagli preferiti. Laureata in lettere, non so montare separé ma mettetemi una penna in mano e saprò costruirvi un discorso altrettanto solido e per questo mi occupo dell’ufficio stampa di Tét. I miei “papiri” riproducono in forma scritta la mia logorrea ma quando devo raggiungere un obiettivo, non ci sono parole che tengano. Sono appassionata di ritmi latini e insegno da quasi due anni Zumba. Il primo amore però non si scorda mai e da 5 anni lo condivido con questi “matti” che, come i tasselli di un puzzle, combaciano perfettamente, pur nella loro peculiarità.
Jan: Sono uno di quei sette pazzi che ha passato ore ed ore per decidere se, come e che tipo di gruppo avremmo creato. Si potrebbe dire che sono uno degli originali. Ora, il mio desiderio più grande è che questa famiglia cresca e realizzi i sogni di tutti: portare un sorriso, magari anche due. Tra tutti sono assolutamente quello più laconico, il che fa spesso impazzire gli altri. Poi però attorniato da molti chiacchieroni (sognatori??), mi metto a lavorare ed eccomi immerso a fare scenografie. Cosa ho io che nessun altro di noi ha? Buone doti fisiche, amore per le acrobazie e il circo e una sana dose di bastardaggine!
Letizia: Non c’è due senza tre: ebbene sì, un altro Amodeo! Oltre a vivere all’ombra dei numerosi successi di mio cugino e di mio fratello, sono una studentessa universitaria, diplomata da poco, che si è dedicata da sei anni a questa parte- attraverso il liceo e non – a svariate attività e diversi progetti teatrali. Anch’io sono entrata a far parte della compagnia Tét nelle celeberrime vesti della tappabuchi di turno, e, nonostante la mia giovane età, sono stata subito accolta calorosamente dal gruppo, che dopo soli sei mesi, non ne può già più di me! Mi ritengo una persona solare, qualche volta forse un po’ cupa, si può dire che sono sveglia, precisa, forse a volte un po’ sbadata, molto estroversa, e qualche volta un po’ timida.. beh, insomma, diciamo che ciò che si può dire di me con certezza, è che non sono una persona contradditoria!
Michele: Sono il più giovane fondatore di Tét: per me il teatro non è solo un passatempo, ma è uno stile di vita, a cui non posso più rinunciare. Dopo il diploma, ho provato a seguire la mia passione, ma non ero ciò che una scuola di teatro cercava. Ora studio Farmacia, nel frattempo seguendo progetti collettivi o individuali come attore, regista, e a volte improvvisato scrittore, conservo ancora gelosamente nel cassetto il sogno di poter calcare il palcoscenico a tempo pieno. Certo, la strada è ancora lunga, e spero che Tét, con il suo immancabile sostegno, diventi il mio indimenticabile trampolino di lancio.
Riccardo Rosselli: Sono uno degli ultimi acquisti del gruppo, e come vuole la mia natura perennemente indecisa ma adattabile, mi conformo alle necessità del momento. Adoro ridere e far ridere, e questa compagnia mi permette di soddisfare entrambe le passioni. Uno dei miei desideri sarebbe quello di vedere Tét crescere ed affermare la sua presenza specialmente a livello locale, così da rompere gli eterni equilibri triestini che tutto immobilizzano.
Riccardo: Esibizionista, entusiasta, sognatore, ottimista cronico. Nonostante qualche volta io riesca anche nell’impresa di piegare il tempo al mio volere, la mia giornata dovrebbe essere composta da almeno una quarantina d’ore per riuscire a essere presente a tutti i miei impegni. Dire di no a una qualsiasi proposta mi risulta alquanto difficile… Il grande affetto che nutro per la compagnia è ricambiato: tutti mi perdonano le collezioni mensili di sviste e ritardi. Neo-farmacista di professione, appassionato di cinema oltre che di teatro, adoro la gente così come l’autunno.
Sara: Sono una persona razionale ed organizzata, dunque mi piace metter mano alla logistica del gruppo. La mia passione per il teatro è cominciata parecchi anni fa, e l’opportunità di entrare in Tét mi è sembrata subito eccitante. Credo nelle nostre capacità e nel gruppo in sé, al quale mi sono molto affezionata nel tempo, anche se non lo paleso frequentemente, essendo io un po’ introversa e burbera.
Commenti recenti